"Le transizioni, la storia ce lo insegna, offrono opportunità ma presentano il conto. Intere filiere industriali che rischiano di saltare, lavoratori disoccupati e famiglie in difficoltà. Non paghi di voler mettere in ginocchio l'automotive, i trasporti, la meccanica, la chimica, la farmaceutica e molti altri settori manifatturieri, il commissario Timmermans e il suo collettivo ultra-ambientalista, spalleggiati dalle sinistra verdi e rosse, provano a dare il colpo di grazia anche all'agroalimentare. Lo fanno già da tempo, a dire il vero, oggi rilanciano con la legge sul ripristino della natura e provano il colpo di grazia con la direttiva sulle emissioni industriali, che vorrebbe di fatto equiparare gli allevamenti bovini alle fabbriche inquinanti, con esiti disastrosi per il settore, per la nostra stessa sicurezza alimentare e in fondo anche l'ambiente, perché saremmo costretti a maggiori importazioni da Paesi terzi molto meno sostenibili di noi", prosegue Fidanza.
"Ma ormai il re è nudo e non vi basterà nemmeno la giovane Greta: tra un anno, saranno i cittadini europei a presentarvi il conto", conclude.
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