"Green, sostenibilità,
decarbonizzazione sono il mantra che ha portato alla
presentazione del pacchetto Fit for 55. Anche in questa sessione
voteremo una serie di provvedimenti che ne fanno parte e che
risentono tutti dello stesso vizio di origine. Ci stanno
chiedendo di fare una costosissima rivoluzione industriale verde
per contribuire di uno zero virgola alla riduzione delle
emissioni globali, mentre i Paesi più inquinanti si
arricchiranno vendendoci quello che serve alla nostra
transizione, realizzato grazie a nuove centrali a carbone e
magari al lavoro minorile." Così il capodelegazione di Fratelli
d'Italia-Ecr, Carlo Fidanza intervenendo in Plenaria a
Strasburgo sul dibattito sulla direttiva delle emissioni
industriali.
"Le transizioni, la storia ce lo insegna, offrono opportunità
ma presentano il conto. Intere filiere industriali che rischiano
di saltare, lavoratori disoccupati e famiglie in difficoltà. Non
paghi di voler mettere in ginocchio l'automotive, i trasporti,
la meccanica, la chimica, la farmaceutica e molti altri settori
manifatturieri, il commissario Timmermans e il suo collettivo
ultra-ambientalista, spalleggiati dalle sinistra verdi e rosse,
provano a dare il colpo di grazia anche all'agroalimentare. Lo
fanno già da tempo, a dire il vero, oggi rilanciano con la legge
sul ripristino della natura e provano il colpo di grazia con la
direttiva sulle emissioni industriali, che vorrebbe di fatto
equiparare gli allevamenti bovini alle fabbriche inquinanti, con
esiti disastrosi per il settore, per la nostra stessa sicurezza
alimentare e in fondo anche l'ambiente, perché saremmo costretti
a maggiori importazioni da Paesi terzi molto meno sostenibili di
noi", prosegue Fidanza.
"Ma ormai il re è nudo e non vi basterà nemmeno la giovane
Greta: tra un anno, saranno i cittadini europei a presentarvi il
conto", conclude.
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