"I cittadini europei si trovano ad
affrontare gravi carenze di medicinali: l'accesso al
paracetamolo, agli antibiotici e ad altri farmaci sta diventando
sempre più difficile. Recentemente, queste carenze sono state
esacerbate da eventi o tendenze geopolitiche come la guerra in
Ucraina, la crisi energetica e gli alti tassi di inflazione".
Così in una nota l'eurodeputato Aldo Patriciello (FI-Gruppo
PPE).
"L'audizione di oggi in Commissione Sanità dell'Eurocamera mi dà
l'opportunità di sottolineare che è necessario attuare una più
stretta cooperazione in materia tra gli Stati membri in
coordinamento con l'industria farmaceutica", prosegue la nota.
"Inoltre, non possiamo trascurare la dipendenza dell'Unione
europea dai Paesi terzi, dipendenza emersa dalla recente crisi
sanitaria di COVID-19. Attualmente, oltre l'80% dei principi
attivi utilizzati per la produzione di farmaci in Europa
proviene da Cina e India, mentre il 45% dei farmaci
commercializzati in Europa è prodotto al di fuori dell'Ue.
Emerge chiaramente la necessità di delocalizzare la produzione
farmaceutica strategica nell'Ue cosi come già evidenziato nelle
raccomandazioni del Parlamento sulla legislazione farmaceutica
nel 2021 e sostenuto dai cittadini nella relazione finale della
Conferenza sul futuro dell'Europa", conclude Patriciello.
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