"Le conclusioni del Network dei
Centri per le Politiche Europee sono irragionevoli e pericolose.
Dal Cep, think tank di ispirazione ordoliberista, non ci saremmo
aspettati nulla di diverso dalla promozione di un Regolamento
che cancelli diversità e ricchezza del patrimonio produttivo
vitivinicolo europeo". Così in una nota Paola Ghidoni,
europarlamentare della Lega.
"Combatteremo con tutte le forze la paventata ipotesi di
estendere al mercato interno l'allarmistica etichettatura
irlandese degli alcolici con avvertenze sanitarie. Il vino non è
solo un alimento, il cui mercato garantisce benessere a
centinaia di migliaia di famiglie e la sostenibilità di vaste
filiere produttive - prosegue Ghidoni -. E' il simbolo di un
intero continente, di cui abbraccia la storia, le tradizioni e
le usanze anche religiose. Il consumo consapevole può continuare
a essere insegnato ai giovani senza mettere a repentaglio
piccoli e grandi produttori e senza cancellare con un colpo di
spugna un patrimonio che sopravvive da millenni e contribuisce a
definire la nostra identità", conclude la nota.
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