"La decisione di Francia e
Germania di potenziare i controlli ai confini per interrompere
il flusso di migranti per l'Italia, sconfessa il Patto sui
migranti che proprio questi due Paesi hanno fortemente
sponsorizzato, impostandolo su un meccanismo di solidarietà
volontaria al quale il Governo italiano e Fratelli d'Italia si
sono subito opposti ritenendolo un bluff". Così in una nota
l'eurodeputato di Fratelli d'Italia-Ecr Vincenzo Sofo componente
della commissione Libe del Parlamento europeo.
"Non a caso infatti abbiamo votato contro il testo proposto
in commissione Libe al Parlamento europeo e in sede di negoziati
in Consiglio europeo il governo ha lavorato sodo per modificare
questa impostazione, scatenando le ire della sinistra. Come
avevamo previsto e denunciato, le modalità di riconoscimento o
disconoscimento dello status di Paese sotto pressioni migratorie
espongono Paesi come l'Italia al rischio di essere da un momento
all'altro lasciati soli a gestire l'emergenza migratoria sulla
base di valutazioni arbitrarie, come dimostrano le dichiarazioni
del Governo tedesco a giustificazione della decisione di
chiudere le frontiere", prosegue Sofo.
"Il grosso problema è che anche la nuova bozza di Patto sulle
migrazioni licenziata dal Consiglio europeo e decisamente
migliorata rispetto alla proposta iniziale è basata sul
principio di affidabilità dei rapporti con gli altri Stati
membri. Se tale principio decade, decade la validità del Patto
in sé. E chiudendo i confini Francia e Germania di fatto dicono
che abbiamo ragione noi a sostenere che la soluzione
all'emergenza non sia semplicemente redistribuire i migranti ma
mettere in campo innanzitutto una missione europea stile Sophia
di protezione delle frontiere e blocco dei flussi irregolari",
conclude l'eurodeputato.
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