I volontari dell'associazione
Domizia, che sulla costa a nord di Napoli, in particolare a
Castel Volturno (Caserta), si occupa di tutela e promozione
ambientale e della ricca biodiversità dell'area, hanno
installato la mostra itinerante del progetto Museo del Danno
nella sala Churchill della sede di Strasburgo del Parlamento
Europeo durante questa settimana in cui si riunisce l'assemblea
plenaria; ad ospitarli la vicepresidente dell'istituzione
europea, Pina Picierno.
I reperti esposti sono rifiuti marini raccolti durante le
volontarie bonifiche delle spiagge libere alle foci del fiume
Volturno, del Lago Patria e dei canali dei Regi Lagni e Cuma.
"Questa mostra - ha detto la Picierno - ci invita a
riflettere sull'importanza della protezione dell'ambiente
marino. I rifiuti installati dal Museo del Danno arrivano dalla
mia regione, dalla Campania, ma potrebbero trovarsi ovunque, su
qualsiasi spiaggia".
Il presidente di Domizia, Vincenzo Ammaliato, ha sottolineato il
carattere inclusivo dell'associazione, "composta da esperti non
solo di natura e ambiente, ma di diverse professionalità, fra
cui operatori economici e turistici, perché è costantemente alla
ricerca sia della sostenibilità ambientale, sia di quella
economica, convinta che siano imprescindibili". Salvatore
Trinchillo, socio fondatore di Domizia, nonché gestore di uno
dei lidi storici della costa domiziana e vicepresidente
nazionale del Sib (sindacato italiano balneare), ha spiegato
l'importanza dell'esperienza di Domizia, che gli ha consentito
di istituire nel proprio sindacato a livello nazionale la
sezione "Sib ambiente". "Per noi operatori turistici e
concessionari di spiagge le pratiche di ecosostenibilità sono
opportunità anche economiche. Bisogna abbattere le barriere fra
le varie parti per dialogare tutti insieme".
Per Alessandra Moretti, presidente della commissione ambiente
del parlamento europeo, "la politica non basta perché
l'inquinamento, soprattutto marino, aumenta".
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