"La decisione della Commissione Ue
di istituire una delimitazione geografica e non sanitaria
sull'intera provincia di Pavia, ha portato a gravi conseguenze
per gli allevatori locali, tra cui il blocco delle vendite e
l'impossibilità di spostare gli animali al di fuori della
provincia di Pavia, causando problemi di sovraffollamento negli
allevamenti e un aumento dei costi di mantenimento e smaltimento
degli animali", lo afferma l'europarlamentare pavese della Lega
Angelo Ciocca.
In risposta a questa situazione, l'esponente politico ha
presentato una interrogazione alla Commissione europea in cui
chiede "come intende sostenere le autorità nazionali nella
gestione operativa degli allevamenti interessati, facilitando
l'identificazione e lo spostamento verso macelli ad hoc, e quali
risorse intende mettere in campo per affrontare le difficoltà
economiche a cui sono soggetti gli allevatori colpiti ed evitare
il fallimento di un settore così importante per il nostro
patrimonio nazionale".
"La provincia di Pavia è una delle aree più importanti per
l'allevamento suino in Italia, con 4,1 milioni di suini su un
totale di 8,7 milioni in tutto il Paese - ha sottolineato Ciocca
-. La decisione della Commissione europea ha quindi un impatto
significativo su un settore che fornisce 40.000 posti di
lavoro".
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