Circa 50 lavoratrici del marchio
di biancheria di lusso La Perla, hanno organizzato un presidio
mercoledì mattina davanti all'Eurocamera a Bruxelles. Le
organizzazione sindacali delle lavoratrici hanno accusato il
fondo Tennor, proprietario de La Perla, di voler ridurre il
personale nonostante i profitti.
"Ho incontrato questa mattina al presidio davanti al Parlamento
europeo le lavoratrici de La Perla, accompagnate dai
rappresentanti sindacali. Sono tutte donne (quasi 300) e sono
tutte in possesso di competenze e abilità straordinarie e rare
al servizio di prodotti di altissima gamma e qualità". Lo ha
detto in una nota Elisabetta Gualmini, europarlamentare del
Partito democratico.
"La proprietà ha avuto un comportamento inaccettabile.
Presentandosi da remoto per interposta persona al tavolo
ministeriale, senza piano industriale e senza certezze sui
salari. La Finanza speculativa non può sostituire l'economia
reale", ha spiegato Gualmini. "Parliamo di donne, con famiglie
che vogliono solo lavorare e vedere rispettati i propri diritti.
Faremo di tutto come parlamentari europei del Partito
democratico per premere sul governo e il ministero competente
perché le straordinarie donne della Perla vedano salvaguardati
il loro lavoro e la loro preziosa professionalità", ha concluso
Gualmini nella nota.
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