"Accogliamo con favore la
decisione da parte del governo italiano di fare ricorso alla
Corte di giustizia europea contro il 'Regolamento controlli' del
settore pesca, che ci ha sempre trovati totalmente contrari
durante tutto l'iter legislativo al Parlamento Europeo". E'
quanto dichiara in una nota il copresidente del gruppo Ecr al
Parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia.
"Le parole del ministro Lollobrigida dimostrano la totale
sinergia tra l'azione di governo e le priorità della nostra
delegazione su questa importante tematica - sottolinea
Procaccini -. La volontà di imporre ulteriori obblighi, questa
volta non solamente amministrativi, come l'installazione di
telecamere a circuito chiuso, il registro elettronico delle
catture o i sistemi di monitoraggio satellitare per i
pescherecci, ad un settore già penalizzato da una
regolamentazione eccessiva non è la strada da seguire. Così si
impongono forti limitazioni al settore della pesca, con
conseguenti gravi danni economici e sociali per l'intero settore
in Italia, e si apre la strada all'arrivo di pesce da altri
mari, pescato da imbarcazioni che non devono sottostare ad alcun
divieto".
"E' un altro esempio degli eccessi che la politica green
dell'Europa sta provocando in nome di una ideologia senza
equilibrio. Anche i pescatori, come accade per agricoltori e
allevatori, vengono additati dall'ideologia green e dai
burocrati di Bruxelles come nemici dell'ambiente, senza tener
conto delle esigenze di chi da generazioni vive e conosce bene
l'ambiente marino", conclude l'eurodeputato di Fratelli
d'Italia.
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