"Il prossimo mandato dovrà
prevedere la costruzione di un industrial deal che affianchi il
green deal. Servirà a evitare che le ambizioni ambientali,
seppur tutelate, confliggano con la dimensione della
competitività delle nostre imprese". Lo ha dichiarato
l'eurodeputato di Forza Italia, recentemente nominato vice
presidente del Partito popolare europeo all'Eurocamera,
Massimiliano Salini.
"Il nostro punto di forza per il modello sostenibile su cui
l'Europa ha fatto scuola nel mondo è generato dalla
sostenibilità delle nostre imprese: non possiamo pensare di
mantenerlo in vita facendole chiudere e facendo in modo che
vadano a trasferire le loro produzioni in Cina o altrove", ha
continuato Salini elencando le priorità in vista dell'inizio del
suo terzo mandato da eurodeputato. Altro tema con cui l'emiciclo
dovrà misurarsi "è la costruzione di una pace abbinata alla
strategia sulla difesa comune, riemerso con forza a causa
dell'enorme tensione geopolitica che attraversa l'Europa dal
Baltico al Mar Nero", ha detto. Il Mediterraneo, ha suggerito
Salini, "deve essere baricentro di una cultura di pace fondata
su un percorso politico che vede l'Ue legata sempre più alla
dimensione comunitaria anche sulle partite più ruvide, comprese
quelle legate alla politica estera e di difesa".
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