"L'esito del vertice del
Consiglio europeo è un euroflop per Giorgia Meloni che fa male
all'Italia. Il nostro Paese si è accodato all'Ungheria di Orban
isolandosi da tutto il resto d'Europa. Le giustificazioni della
Meloni non stanno in piedi: anche nel 2019 il Movimento 5
Stelle, così come oggi Fratelli d'Italia, non faceva parte delle
tre grandi famiglie politiche che avevano poi composto la
cosiddetta 'maggioranza Ursula', ma Giuseppe Conte era riuscito
non solo a condizionare la scelta del nome del Presidente della
Commissione ma anche a inserire punti qualificanti nel suo
programma di governo". Lo dice in una nota Pasquale Tridico,
capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
"Grazie a noi poi sono arrivati la direttiva sul salario
minimo e impegni precisi sulla transizione verde. Giorgia Meloni
invece esce da questo vertice con nulla in mano, un fallimento
politico che non potrà non avere conseguenze gravi per il nostro
Paese. L'astensione su Von der Leyen è poi figlia di una
ambiguità di fondo che danneggia gli interessi del nostro Paese:
non rompe con l'estrema destra ma allo stesso tempo non
contrasta le nomine decisa dalla maggioranza. Dopo questo
Consiglio europeo siamo fortemente preoccupati per il futuro
dell'Italia", conclude Tridico.
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