"Io credo che la collaborazione
tra cittadini e forze dell'ordine sia essenziale e che le ronde
siano una forma di cittadinanza attiva: significa partecipare
alla vita pubblica, interessarsi dei propri quartieri, del
proprio vicino di casa, delle persone più fragili. Secondo me
queste azioni spontanee non devono essere criminalizzate, se
inquadrate nelle giuste regole. Vorrei ricordare che il ministro
Maroni, il quale purtroppo oggi non è più con noi, fece proprio
questo: regolò le cosiddette ronde, che erano e sono vigilanza
attiva dei cittadini". Lo ha detto l'europarlamentare della Lega
Susanna Ceccardi intervenendo a L'Aria che tira, su La7.
"Di sicuro non si può pensare di fare sicurezza come si
faceva 30 anni fa. Sono cambiati i reati, sono arrivati milioni
di immigrati, ci sono le baby gang e anche l'approccio nei
confronti delle forze dell'ordine è cambiato. Basta parlare con
i poliziotti, con i carabinieri, per comprendere che non c'è più
il rispetto o il timore reverenziale per le divise. Quindi
servono anche strumenti diversi. La legislazione deve adattarsi
alla società che cambia, per non parlare della prevenzione che è
molto importante. E sicuramente far entrare meno immigrati in
Europa e nel nostro Paese è uno strumento di prevenzione",
conclude Ceccardi.
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