BRUXELLES - "Caro Keir Starmer in questi tempi incerti partner affini come noi devono cooperare strettamente. Il nostro allineamento sugli affari globali costituisce una buona base per le nostre relazioni bilaterali. Continuiamo a rafforzarle". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ricevendo il premier britannico a Palais Berlaymont. "La visione comune di Ue e Regno Unito permette di rafforzare le relazioni bilaterali con un solido accordo esistente e la possibilità di incrementare la cooperazione", ha aggiunto von der Leyen ricordando come, su dossier come l'Ucraina e il cambiamento climatico, Londra e Bruxelles siano sulla stessa linea. Dal canto suo, anche Starmer ha espresso la volontà di mantenere stabili e duraturi i rapporti con l'Ue: "Siamo determinati a incardinare la relazione con l'Ue su di una direzione stabile e positiva".
Starmer in seguito incontrerà anche il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola. "Io credo - ha aggiunto - che il pubblico britannico voglia tornare ad una leadership pragmatica e sensata quando si tratta delle relazioni con i nostri vicini più stretti, per far funzionare la Brexit e per fare i loro interessi, trovando modi per aumentare la crescita economica, rafforzare la nostra sicurezza, e affrontare sfide comuni come l'immigrazione irregolare e il cambiamento climatico". "In tempi pericolosi abbiamo il dovere di lavorare insieme per preservare la stabilità e la sicurezza, dunque non vedo l'ora di affrontare oggi questo incontro produttivo", ha chiosato.
Sui recenti sviluppi del conflitto in Medio Oriente, entrambi concordano nella condanna dell'attacco missilistico dell'Iran. Il premier britannico afferma il suo "sostegno ad Israele" e riconosce "il suo pieno diritto alla sicurezza e all'autodifesa"; invitando "le parti a trovare una via per una de-escalation e una soluzione politica" alla crisi. Von der Leyen invece condanna "con forza il lancio dei missili da parte dell'Iran, la spirale di violenza minaccia le vite di civili innocenti: l'Ue continua a chiedere la tregua in Libano e Gaza, e continuiamo a chiedere il rilascio degli ostaggi".
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