Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, a Milano per la chiusura della campagna elettorale. "Il messaggio che ho voluto lanciare in questi mesi intensi nell'Italia che ha iniziato a combattere è mobilitiamoci tutti, non solo tra di noi, nelle prossime ore perché è tornato il tempo di combattere per le nostre idee, di difendere e salvare l'Italia - ha detto". "Dobbiamo combattere perché dopo 11 mesi di governo dobbiamo raccontare all'Italia e all'Europa la verità del disastro che ha compiuto il primo governo populista - ha aggiunto -, che ha distrutto l'economia, i fatturati delle nostre aziende, ha fatto fermare la crescita del Paese". La differenza "tra noi e loro è chiara - ha concluso -: loro cavalcano problemi, noi vogliamo risolvere problemi che creano paure alle persone".
"In Italia esiste un reato e si chiama apologia di fascismo e non di antifascismo. Se lo ricordi chi mette in discussione la libertà di docenti della scuola italiana", ha detto Zingaretti nel suo intervento a Milano per la chiusura della campagna elettorale all'Arco della Pace con la pressenza, secondo il partito, di 5 mila persone. "Occorre battersi con passione, coraggio, convinzione perché oggi quello che è in gioco sono due idee di futuro - ha concluso -. Se noi permettiamo ancora che una prof di Palermo, solo perché invita gli studenti ad essere critici, viene sospesa cosa sarà l'Italia se noi accettiamo questa deriva?".
"Basta con le divisioni, unità! Il Pd sia unito". È l'appello lanciato dal segretario del Pd. "Per combattere gli avversari bisogna essere uniti, ci vuole unità. Gli avversari sono dall'altra parte. - ha concluso -. La lista unitaria è un inizio di quello che manca in questo Paese, un primo tassello dell'alternativa a questo tragico presente".
"Chi ama l'Italia oggi ha un'opportunità: questa volta non si può non andare a votare, perché altrimenti questo Paese rischia". "Questo Paese rischia e lo dico anche con dispiacere, perché abbiamo assistito a due mesi di finti litigi. Chi vota Di Maio e chi vota i 5 Stelle vuole Salvini ministro degli Interni altri 4 anni, noi no - ha concluso -. Noi andiamo a votare per voltare pagina e salvare l'Italia che è il Paese che amiamo".
"Io sono di quelli che dicono dobbiamo cambiare le regole in Europa perché basta con l'austerità". Lo ha detto Frans Timmermans, vicepresidente della commissione europea e candidato alla presidenza della commissione per il Pse, a margine dell'evento di chiusura della campagna elettorale del Pd a Milano, con il segretario Nicola Zingaretti, parlando dello sforamento del 3% del rapporto deficit - Pil. "Ma se tu vuoi, da governo, convincere altri a cambiare le regole, non puoi ignorare le regole stesse, questo dialogo comincia con il rispetto per le regole", ha aggiunto. "Noi come commissione europea abbiamo dimostrato che siamo capaci di usare la flessibilità nel patto quando è stato chiesto dall'Italia, abbiamo fatto accordi con i governi di Renzi e Gentiloni - ha concluso - saremmo anche disponibili a farli con questo governo se ci fossero dei progetti seri e identificabili che possiamo vedere. Ma adesso il governo non governa e questo ci crea problemi".
"Ho visto ovunque che stiamo andando meglio, molto bene in qualche Paese, ieri abbiamo vinto le elezioni in Olanda", ha detto ancora Timmermans parlando delle elezioni europee nel suo Paese, l'Olanda, e del risultato della sinistra secondo i primi exit pool. "Sono appena tornato dalla Spagna e anche lì sta andando benissimo - ha aggiunto - e anche qui in Italia il Pd ha ripreso il suo ruolo di partito di sinistra ragionevole con progetti e politici seri".