E' un po' la scommessa di questa tornata elettorale europea. Nel 2014 la media degli stati fu del 42,61% mentre per l'Italia fu del 57,22%. Per il voto per il nuovo europarlamento è partita una campagna a livello europeo sotto l'hashtag #thistimeimvoting (#stavoltavoto) con iniziative in tutti gli Stati membri.

E' il gruppo dell'Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa. Il capogruppo è Guy Verhofstadt. Hanno scelto come spitzenkandudat (candidato di punta) un team del quale fa parte anche l'italiana Emma Bonino.

Per la prima volta dal 1979 dopo questa tornata elettorale i due blocchi storici del Ppe e di S&D non saranno in grado di raggiungere insieme la maggioranza dei deputati tra i 751 componenti. Saranno dunque necessarie alleanze dopo il voto. Una delle ipotesi di cui si parla nel pre-voto è quella di una alleanza a quattro: Ppe-S&D-Verdi e Alde.

Il divorzio del Regno Unito dall'Unione è stato uno dei temi caldi di tutta la legislatura europea. Visto l'esito finora negativo della trattativa della premier May nel suo Paese, l'Ue ha concesso alla Gran Bretagna una proproga flessibile per la separazione. Nel Regno Unito, dunque, si voterà per le Europee e verranno ripartiti anche i 73 seggi previsti per i candidati britannici (dei quali 3 sarebbero spettati all'Italia).

Per la prima volta dopo l'incandidabilità prevista per la legge Severino dopo la sua condanna Silvio Berlusconi tornerà a correre per una tornata elettorale. il processo Ruby ter è, tra l'altro sospeso (dopo che i giudici hanno accolto una richiesta dei suoi avvocati) per la campagna elettorale.

E' l'ultima grande riforma approvata dal Consiglio Ue prima della fine della legislatura europea. La direttiva modifica le regole sul diritto d'autore. L'Italia ha votato contro insieme a Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo.

Il gruppo Ecr è stato creato nel 2009 e i partiti che ne fanno parte sono sostanzialmente euroscettici. Il loro candidato di punta è Jan Zaharadil che si definisce "eurorealista" più che euroscettico.

Gli europarlamentari sono 751 8sarebbero stati 705 se la Gran Bretagna non avesse votato). Fino al 9 giugno avranno tempo per le negoziazioni per formare i gruppi. Per formare un gruppo sono necessari almeno 25 eurodeputati di 7 Paesi diversi.

Nel novembre 2017 il Parlamento ha adottato il Trattato di Dublino sull'asilo per i migranti. La palla è poi passata al Consiglio degli Stati membri e per ora è ferma.

E' il partito del presidente francese Emmanuel Macron. Fa parte del gruppo dell'Alde e, potenzialmente, potrebbe portarlo a essere il secondo gruppo parlamentare dopo il Ppe. La Republique En Marche ha candidato l'ex sottosegretario degli Affari Europei, Sandro Gozi, nella lista 'Renaissance' in Francia. Non si tratta dell'unico caso di italiano candidato in un altro Stato. Luciana Castellina, storica firma del Manifesto è candidata in Grecia con Syriza di Tsipras.

Il Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell'Unione economica e monetaria è stato firmato nel Consiglio Europeo dell'1 e 2 marzo 2012 da tutti gli Stati membri dell'Ue ad eccezioni di Regno Unito e Repubblica Ceca (che ha poi deciso di aderire nel 2014). Incorpora in una cornice unitaria alcune delle regole per il coordinamento delle politiche economiche. Prevede, tra l'altro, il pareggio di bilancio in Costituzione. Il 6 dicembre 2017 la Commissione europea ha proposto una direttiva per incorporare le disposizioni del Fiscal Compact nell'ordinamento giuridico dell'Unione che prevedeva entro 5 anni la valutazione da parte degli Stati Membri. Sul Fiscal Compact c'è stato uno scontro tra Ue e governo italiano.

Il gruppo della sinistra europea. Per l'Italia ne fa parte la lista l'Altra europa con Tsipras. Comprende Syriza e Podemos. La sinistra europea ha indicato Violeta Tomic (deputata slovena) e Nico Cue, segretario dei metalmeccanici belgi candidari di punta.

Greta Thunberg è la giovane attivista svedese diventata simbolo della lotta ai cambiamenti climatici: 'Mi aspetto che i politici agiscano ora - ha detto all'Europarlamento - perché non c'è molto tempo, abbiamo una finestra che non sarà aperta ancora per molto tempo'. il climate change è tra i temi di questa campagna elettorale.

Il metodo D'Hondt utilizzato nel riparto dei seggi alle europee è estremamente proporzionale. il voto italiano avviene con le preferenze e nel 2009 è stato inserito uno sbarramento del 4% che recentemente (a fine ottobre 2018) la consulta ha confermato ritenendola "non irragionevole".

Sono tre le principali istituzioni che partecipano al processo legislativo nell'Ue: il parlamento europeo, che rappresenta i cittadini europei ed è eletto da loro. Il consiglio dell'Ue che rappresenta i governi di singoli Stati che lo presiedono a turno. La Commissione Europea. La procedura legislativa ordinaria 8ex codecisione) viene elaborata dai tre. La commissione propone i nuovi atti legislativi che il Parlamento e il Consiglio devono adottare.

Visto che il Regno Unito voterà alle europee l'esito dei partiti britannici peserà e non poco sugli equilibri del futuro europarlamento. I laburisti erano dati in crescita dopo l'avvio della trattativa avviata con loro dalla May e peseranno nel gruppo dei Socialisti e Democratici mentre i Tories non fanno parte del Ppe.

Guida di fatto la battaglia dei sovranisti in vista delle elezioni. Secondo alcuni sondaggi in Francia il suo partito sarebbe di poco sotto alla coalizione guidata da Macron con En Marche e Modem.

L'Efdd è il gruppo dell'Europa della Libertà e della democrazia diretta. Quello di cui fa parte Nigel Farage, tra i più spinti sostenitori della Brexit e del divorzio dall'Ue, cui fa parte il Movimento Cinque stelle che, durante la legislatura avevea tentato un avvicinamento all'Alde.

La Cdu della Cancelliera dovrebbe essere il primo partito nell'Ue secondo gli ultimi sondaggi che vedono, comunque, la Lega distanziata di poco. Di certo dal risultato del partito tedesco, più che da altri, dipenderà il baricentro del nuovo parlamento.

Gli europarlamentari che non aderiscono a nessun gruppo politico organizzato confluiscono da regolamento nel gruppo dei non iscritti che hanno spazio di manovra limitata rispetto agli altri.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban guida il partito Fidesz. E' stata recentemente avviata la procedura per la sospensione del partito dal ppe su richiesta di alcuni partiti nordici. "Ha voltato le spalle ai valori del Ppe - ha spiegato all'ansa la deputata del partito moderato svedese Anna Maria Corazza Bildt - è ora di considerare se apprtengono o meno alla nostra famiglia".

E' la famiglia politica europeista di centro e di centro-destra. Ne fa parte da sempre Fi. Lo spitzenkandidaten è Manfred Weber.

La plenaria si riunisce tutti i mesi a Strasburgo. E' il punto d'arrivo del lavoro legislativo fatto dalle commissioni e nei gruppi.

Alle europee di maggio saranno applicate per la prima volta le previsioni a regime introdotte dalla legge del 22 aprile 2014 per rafforzare la rappresentanza di genere. In particolare la composizione paritaria delle liste. Candidati dello stesso sesso non possono essere più della metà e i primi due devono essere di sesso diverso. E tripla preferenza di genere: le preferenze devono riguardare candidati di sesso diverso non solo nel caso di tre preferenze ma anche nel caso di due. Se vengono espresse due preferenze dello stesso sesso la seconda preferenza va annullata. Tutte e tre nel caso in cui siano tutte e tre dello stesso sesso.

E' chiaro che il voto delle europee e l'esito in particolare dei due partiti di governo, Lega ed M5s, non potrà non avere un risvolto sulla politica italiana. Nel 2014 il 40,8% fu l'apice del Pd e rafforzò il governo Renzi che però poi cadde sul referendum Costituzionale.

E' la famiglia politica europeista di centro e di centro-sinistra. Fino al 4 marzo 2018 il capogruppo è stato Gianni Pittella del Pd. I dem ne fanno storicamente parte. Lo spitzenkandidat è l'olandese Frans Timmermans.

In queste elezioni la maggior parte dei gruppi ha nominato un candodato di punta per la presidenza della Commissione Europea. il metodo degli Spitzenkandidat, i candidati di punta è stato usato per la prima volta nel 2014. L'attuale presidente della commissione Jean Claude Juncker era il candidato di punta del PPe nel 2014.

Potrebbero rappresentare la sorpresa elettorale di questa tornata e sono dati in crescita nei sondaggi sull'onda dei movimenti di protesta sul clima. Sostengono un'Europa aperta e democratica e politiche sostenibili e progressiste. Attualmente solo un eurodeputato italiano, Marco Affrante ne fa parte. Gli spitzenkandidat sono un uomo e una donna Bas Eickhout e Ska Keller.