Le fake news più popolari ruotano attorno a temi populisti e anti immigrazione, meno del 4% delle notizie che circolano su Twitter sono spazzatura, su Facebook sempre più utenti interagiscono con i media tradizionali ma le bufale possono ancora attecchire. E riguardo le interazioni su Facebook, l'ANSA è tra le sette testate europee professionali - insieme al Guardian e a Le Figaro - dove vengono condivise più notizie. Sono i risultati di una indagine condotta dall'Oxford Internet Institute in vista delle elezioni europee, in sette paesi (Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Svezia) e nel periodo compreso tra aprile e maggio.
"In Europa c'è una preoccupazione diffusa che campagne coordinate di disinformazione e la propaganda computazionale stiano minando l'integrità dei processi politici", spiegano gli autori del rapporto ricordando il piano d'azione della Commissione europea "per implementare le migliori pratiche di trasparenza e responsabilità". Riguardo Twitter, lo studio ha trovato "proporzioni molto basse di notizie spazzatura" e quasi nessuna proveniente da siti russi conosciuti, piuttosto la provenienza viene segnalata da siti locali in particolare nelle sfere di lingua tedesca e inglese. Tra le sette lingue monitorate, gli hashtag polacchi hanno restituito il maggior volume di notizie spazzatura (21%).
Mentre sorprendentemente, vista la natura delle elezioni, sono bassi i link a partiti politici e candidati rispetto al traffico complessivo, in particolare per i tweet associati alle elezioni italiane (14%), polacche (7%) e svedesi (6%). Secondo la ricerca, su Facebook le notizie spazzatura derivano principalmente da siti non professionali e tendono ad avere un engagement alto ma sono contrastare dall'editoria tradizionale. Ad esempio, le storie del Guardian, sono state condivise 3,4 milioni di volte tra inizio aprile e inizio maggio, circa sedici volte tanto le storie di tutti i siti di fake news messi insieme. Persino siti prolifici di news spazzatura tedeschi e italiani come journalistenwatch.com e e ilprimatonazianale.it, hanno ricevuto in totale meno Mi piace, commenti e condivisioni rispetto ai media professionali come tagesspiegel.de e Ansa.it (rispettivamente 331.568 e 3.377,674). In conclusione, spiega lo studio dall'Oxford Internet Institute "i risultati indicano che gli utenti hanno discusso sui social prima delle elezioni europee, condividendo link con contenuti di alta qualità, ma anche di cittadini, gruppi civici e organizzazioni della società civile, rispetto ad altre elezioni monitorate".