Sergio Chiamparino recupera ma non sfonda nell'elettorato pentastellato a differenza di Alberto Cirio che conquista voti anche nel campo M5S oltre a compattare sulla sua candidatura il centrodestra. E' quanto emerge dai flussi di voto nelle Regionali in Piemonte esaminati da PoliticApp Swg.
Dal raffronto tra Europee e amminstrative emerge infatti che il governatore uscente raccoglie un numero maggiore di voti sia rispetto a quelli ottenuti dal centrosinistra alle Europee (35,8% contro il 31%) sia rispetto alle politiche del 2018 (25,4%), andando a raccogliere consensi soprattutto tra chi aveva già votato la sua coalizione (65%) senza sfondare tra gli M5S (6%). Più significativo per Chiamparino l'apporto di chi non aveva votato (15%) o di chi aveva scelto LEU (8%).
Cirio invece prende qualcosa in meno rispetto a quello raccolto per le Europee dalla coalizione di centrodestra (49,9% contro il 52%), aumentando però di 9 punti la performance delle ultime politiche (40,8%). I voti per il neo governatore provengono per il 68% da chi aveva già votato centrodestra, dai pentastellati (15%) e da chi non aveva votato nella precedente tornata (11%).
L'analisi SWG si sofferma sulle sfide di Firenze, dove Nardella ricompatta i fiorentini sul suo nome, e su Bari dove Decaro conquista oltre 60mila voti in più rispetto alla performance del centrosinistra alle Europee, convicendo gli elettori pentastellati e riportando alle urne un terzo degli astenuti.