I conservatori in Grecia portano a segno un'altra vittoria: il partito di Nea Dimokratia, guidato dal premier Kyriakos Mitsotakis e membro del Partito popolare europeo, si conferma la principale forza del Paese con il 28,6% dei consensi, stando alle stime diffuse dal ministero degli Interni a scrutinio in corso. Se la tendenza fosse confermata, si aggiudicherebbe a Strasburgo 7 deputati mentre la prima forza di opposizione, Syriza, si arena al 14,7% e incasserà 4 eurodeputati.
Per Stefanos Kasselakis, l'outsider eletto come successore di Alexis Tsipras, un risultato inferiore a quello delle nazionali di un anno fa, quando il partito della sinistra radicale ottenne il 17%. A pesare sul voto la crisi di identità in cui è precipitata Syriza negli ultimi mesi e la scissione della vecchia guardia con la nascita di un nuovo partito.
Mitsotakis, forte del 40% dei consensi alle politiche, è riuscito a mantenere alto il gradimento nonostante l'obiettivo prefissato - bissare il risultato delle ultime europee e ottenere il 33% - non sembra essere stato raggiunto. L'aumento del costo della vita e dei beni alimentari è stato il principale assillo degli elettori greci in questi mesi, una preoccupazione che ha contribuito a scalfire in parte il consenso di cui godono i conservatori, assieme alla sfiducia nei confronti del sistema politico.
Il vincitore di questa tornata elettorale in Grecia appare l'astensione: solo il 39,5% degli aventi diritto si è recato alle urne, riporta Kathimerini. Se confermato, sarebbe il dato peggiore nella storia delle elezioni europee del Paese ellenico.
Complice del risultato anche il caldo sopraggiunto con l'estate e il fatto che l'anno scorso i greci sono stati già chiamati a votare quattro volte per le nazionali e le amministrative. Chi si mostra soddisfatto dell'esito del voto sono i socialisti del Pasok, che non riescono a espugnare la posizione di Syriza ma otterrebbero, secondo le stime, il 12,9% e aumentano i consensi.
L'ondata ultranazionalista, che ha caratterizzato le urne europee, ha mostrato il volto anche in Grecia: Ellinikì lisi (Soluzione greca), partito noto per la sua retorica xenofoba e razzista, dovrebbe ottenere il 9,5% aumentando i consensi (alle nazionali di un anno fa aveva ottenuto il 4,4%) e dovrebbe superare i comunisti del Kke, al 9,3%.
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