L'Eurocamera si appresta a dare il via alla decima legislatura con un exploit delle destre a Strasburgo ma nessun cambio sostanziale livello di maggioranze possibili. La maggioranza Ursula, ovvero quella composta da Socialisti, Liberali e Popolari rimane infatti l'unica possibile ma aumentano le delegazioni che occupano la destra dell'emiciclo.
Ultimi aggiornamenti nella distribuzione dei seggi all'Eurocamera dopo che, a 48 ore dalle urne, l'Irlanda ha comunicato i suoi dati. Nell'isola a prevalere sarebbero il Fine Gael e Fianna Fail, i due partiti tradizionalmente collocati nel centrodestra liberale. Entrambi hanno superato di poco il 20%, entrambi avrebbero preso tre seggi, il Fine Gael nel Ppe e il Fianna Fail nei Liberali.
Indietro il Sinn Fein, all'11% anche se, in totale, The Left in Irlanda è riuscita comunque a prendere tre seggi.
I risultati di Dublino e dintorni non cambiano l'assetto del Pe così come è stato disegnato dagli ultimi aggiornamenti. Il Ppe resta saldamente primo con 186 seggi, i Socialisti secondi con 135, i Liberali terzi con 79. Ecr prende 73 seggi, Id 58 (ma senza contare la delegazione di AfD), i Verdi si fermano a 53 eurodeputati, The Left tocca quota 36. I non iscritti, rimpolpati dai nuovi partiti, sono cento.
Per quanto riguarda i dati nazionali, le delegazioni più numerose vengono da Francia e Germania. Con 30 eurodeputati, il Rassemblement National di Marine Le Pen sarà il gruppo più numeroso all'Eurocamera, insieme ai popolari tedeschi della Cdu-Csu. Come terza delegazione si afferma Fratelli d'Italia con 24 eurodeputati, la più grande delegazione italiana, seguita per numero dai popolari spagnoli del Pp con 22 eurodeputati e dal Partito Democratico con 21 eletti, che supera i socialisti spagnoli del Psoe, fermi a 20, e si attesta come delegazione principale del gruppo dei socialisti Ue.
Pareggio in Polonia con i popolari polacchi di Tusk di Coalizione Civica, che guadagnano 20 seggi e raggiungono a pari merito i diretti avversari, i conservatori polacchi del PiS, pur scavalcandoli nei consensi. Pareggio anche tra i socialisti francesi di Place Publique-Ps guidati da Raphael Glucksmann e i macroniani di Renaissance, fermi a 13 eurodeputati ciascuno.
Forti le delegazioni rumene che esprimono 11 eurodeputati nel Ppe con un'alleanza tra forze cristiano-democratiche e 11 nei Socialisti dalle fila del Partidul Social Democrat. Nel gruppo delle delegazioni con meno di 10 eurodeputati si afferma la sinistra francese di Lfi guidata da Manon Aubry con 9 eurodeputati, i socialisti portoghesi del Ps con 8 eurodeputati, seguiti dai popolari del PPp sempre dal Portogallo, con 7 eurodeputati a pari merito con i popolari ellenici di Nea Demokratia.
Ppe ha vinto in 13 Paesi Ue, Id prende Francia, Belgio e Austria
Il blu del Partito popolare colora la mappa del voto dell'Europa. All'indomani del voto, lo spostamento del baricentro europeo a destra viene messo in rilievo dalla vittoria del Ppe in 13 dei ventisette Paesi dell'Unione. A spiccare è soprattutto il risultato che la famiglia di Manfred Weber e della Sptizenkandidatin Ursula von der Leyen ha ottenuto in Polonia (Ko, 37,1%), Croazia (Hdz, 34,6%), Spagna (Pp 34,2%), Slovenia (Sds, 30,6%) e Germania (Cdu-Csu, 30%). Ma le varie formazioni della galassia dei Popolari si sono imposte anche in: Grecia (Nea Demokratia, 28,3%), Lettonia (Jv, 25,1%), Finlandia (Kok, 24,8%), Cipro (Disy, 24,8%), Estonia (Isamaa, 21,5%), Lituania (Ts-Lkd, 21,3%), Bulgaria (Gerb-Sds, 22,9%) e Lussemburgo (Csv, 22,9%).
Nel campo delle destre, il gruppo di Identità e democrazia (Id) ha fatto registrare un exploit in Francia con i lepenisti del Rassemblement National al 31,4%, e in Austria dove l'Fpoe ha ottenuto il 25,7%. Anche in Belgio i sovranisti del Vlaams Belang hanno raggiunto la vetta con il 14,5%. I Conservatori di Ecr sono guidati da Fratelli d'Italia della premier Giorgia Meloni al 28,8%.
I Socialisti, con le rispettive compagini nazionali, colorano di rosso 4 Paesi: Svezia (Sv, 24,9%), Portogallo (Ps, 32,1%), Paesi Bassi (Laburisti in ticket con i Verdi al 21,6%) e Malta (45,2%). I Liberali si sono invece imposti in Repubblica ceca (Ano, 26,1%) e Slovacchia (Ps, 30,6%). I Verdi hanno conquistato la Danimarca, dove il partito Sf ha ottenuto il 17,4% dei consensi.
Tra i non iscritti all'Eurocamera, Viktor Orban si è riaffermato in Ungheria con il suo Fidesz al 44,6%. Caso unico in Romania con l'inedita alleanza tra il Pnl, appartenente ai Popolari, e il Psd socialista, prima con il 53% dei consensi. In Irlanda si aspettano ancora i risultati: stando alle previsioni della vigilia la vittoria andrebbe alla sinistra del Sinn Fein (The Left).
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