In Friuli Venezia Giulia la
criminalità organizzata "non attecchisce con la facilità
riscontrata in altre regioni", ma il territorio "non si può
considerare immune" dall'infiltrazione mafiosa e, anzi, alcuni
segnali sono "allarmanti". Il dato emerge dalla relazione 2016
della Direzione nazionale antimafia, presentata oggi.
Nel documento si fa riferimento in particolare ad alcuni
sviluppi di natura geopolitica che possono far assumere al Fvg
un ruolo di "assoluta preminenza" nei traffici criminali,
segnalati dalla Procura distrettuale. In particolare, vengono
segnalati la presenza di "gruppi di potere di criminalità
organizzata" nelle vicine repubbliche ex Jugoslave; il mercato
di droga, in particolare cocaina, della quale la mafia calabrese
ha ormai il monopolio di importazione; l'importanza del porto di
Trieste per il commercio verso l'Est; il fenomeno migratorio
sulla pista balcanica, che investe anche la regione.
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