Il 9 ottobre scorso il procuratore di
Roma, Giuseppe Pignatone, e il sostituto Sergio Colaiocco hanno
trasmesso all'autorità giudiziaria del Regno Unito un ordine di
rogatoria in cui si chiede l'interrogatorio formale della
professoressa Maha Mahfouz Abdel Rahman, la tutor a Cambridge di
Giulio Regeni, e l'acquisizione dei suoi tabulati telefonici,
mobili e fissi, utilizzati tra il gennaio 2015 e il 28 febbraio
2016, per ricostruire la sua rete di relazioni. E' quanto scrive
Repubblica, in un articolo titolato 'Le bugie di Cambridge', in
cui parla di evidenze istruttorie acquisite nell'inchiesta
sull'ambiguità e le omissioni della donna e sulle inquietudini
di Giulio espresse in due conversazioni via Skype con la madre
Paola.
In particolare, con l'interrogatorio la procura di Roma
intende fare chiarezza su cinque aspetti: chi ha scelto il tema
specifico della ricerca di Giulio, che ha scelto la tutor che in
Egitto l'avrebbe seguito, chi ha scelto e con quale modalità di
studio la "ricerca partecipata", chi ha definito le domande da
porre agli ambulanti intervistati dal ricercatore e se Regeni
abbia consegnato alla professoressa Abdel Rahman l'esito della
sua ricerca durante un incontro al Cairo il 7 gennaio del 2016.
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