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Se in sala operatoria un chirurgo avesse a disposizione un supercomputer, la lettura della "geometria vascolare" di un paziente potrebbe essere pressoché immediata. Ma questo oggi non è possibile: in sala operatoria non ci sono i supercomputer e per i calcoli serve tempo. Diverso sarebbe se le potenzialità di questi apparecchi venissero trasferite, attraverso algoritmi, su tablet e smartphone.
Sarebbero fruibili da ciascuno nella quotidianità, "con importanti sviluppi in ambito medicale e biomedicale, in quello industriale e ambientale". Ed è proprio questo che intende realizzare uno studio di matematica applicata avviato dalla Scuola internazionale superiore di Studi avanzati (Sissa), finanziato dall'Erc e destinatario di un Grant.
"Abbiamo decomposto le operazioni di calcolo in vari passaggi - spiega lo sviluppatore, Gianluigi Rozza, professore di analisi numerica alla Sissa - in modo tale che il supercomputer, come un cuoco, preparasse ingredienti e portate. A servirli a tavola ci hanno pensato poi metodi numerici immediati, che hanno permesso di portare il cosiddetto calcolo in tempo reale su tablet e smartphone".
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