L'intesa con la tedesca Hhla di Amburgo, "forse primo porto ferroviario del mondo", è una "ottima soluzione per non rinunciare alla Via della Seta.
Sottolineo Via della Seta e non Belt and Road: il secondo è un progetto cinese, il primo è un corridoio trasportistico deciso dal mercato e non pianificato da nessuno che propone una soluzione europea. In questa, Amburgo e Trieste non sono soggetti passivi come accade quando si entra nella Belt and Road, ma sono soggetti propositivi che accettano la sfida". E' il commento del Presidente dell'Autorità portuale di Trieste, Zeno D'Agostino, all'ingresso dei tedeschi della Hhla di Amburgo, come prossimi azionisti di maggioranza, nella Piattaforma Logistica di Trieste.
D'Agostino ha sottolineato che il Piano regolatore dell'area "lo abbiamo elaborato noi, poi i soggetti scelgono le infrastrutture utili al loro business, sapendo che c'è sempre una Autorità di Sistema che sovrintende all'interesse pubblico.
I cinesi non sono lì perché forse nella trattativa i tedeschi sono stati più bravi", ha concluso.
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