Il valore del lavoro, la
valorizzazione dei livelli occupazionali, le infrastrutture
necessarie a sviluppare i traffici come la ferrovia, nell'ottica
di fare del Porto di Monfalcone (Gorizia) la punta di diamante
dell'economia del mare: sono questi alcuni dei temi affrontati,
oggi in municipio, dal sindaco, Anna Maria Cisint, con il
presidente dell'Autorità di Sistema del Mare Adriatico
orientale, Zeno D'Agostino.
"Se il 2020 è stato l'anno in cui sono stati messi i ferri in
acqua - ha ricordato il primo cittadino -, il 2021 sarà l'anno
in cui la grande volontà di rilancio si concretizzerà e il
percorso avviato arriverà a compimento". "Iniziamo l'anno con la
risoluzione del problema delle concessioni, dopo che è stata
fatta una scelta importante da parte dell'Autorità di sistema
con una prospettiva di molti anni che garantisce investimenti e
la valorizzazione del livello occupazionale da parte delle
aziende - le parole della Cisint -. Credo molto nella
partnership tra istituzioni, infatti noi siamo una squadra:
l'Autorità, che ha i compiti di gestione, la Regione, che riesce
a dare un valore aggiunto, e il Comune, che è sul territorio e
ha la voglia di far diventare il Porto la punta di diamante di
quell'economia del mare alla base di un futuro di sviluppo".
"Sono anche certa che riusciremo a far partire le operazioni di
escavo, visto che sono troppi i milioni stanziati fermi da
troppi anni - ha precisato Cisint -: devo fare un plauso
all'Autorità di sistema anche per la realizzazione del Piano
organico del Posto, che definisce un perimetro entro cui
attingere la forza lavoro e che permette di dare certezze anche
agli "articolo 17", finora più penalizzati".
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