Quando il barocco è animato da
giovani personalità e acceso da scenografie digitali a led può
diventare pop e innovativo, pur rimanendo un classico. E' la
formula scenica dell'Intermezzo "L'impresario delle Canarie" di
Domenico Sarro, prodotto da Barocco Europeo, in scena domani a
con due spettacoli (alle 18 e alle 21) al Ridotto del Teatro
Rossetti.
Si tratta del racconto delle avventure di un ricco impresario
che, per ingaggiare la cantante Dorina, è costretto a ricorrere
a insistenti e surreali espedienti. I tentativi andranno a buon
fine e la diva si trasferirà alle Canarie, terra incantata e
promettente. La versione teatrale, ricca di saggi musicali nel
tempo adattati dai più grandi musicisti, prevede il classico
schema dell'opera seria, inframmezzata da momenti esilaranti,
travestimenti, scene comiche. In questa versione, co-prodotta
dalla Società dei Concerti di Trieste e con musiche
dell'ensemble Cenacolo Musicale, spicca l'allestimento
scenografico realizzato dagli allievi dell'Accademia di Belle
Arti di Venezia, guidati dai docenti Nicola Bruschi e Lorenzo
Cutuli. Gli interpreti si muovono tra elementi reali e digitali,
anacronistici e ironici, che sottolineano i canoni buffi del
genere e dissacrano i ruoli e le manie dello steso mondo dello
spettacolo. Il risultato è una critica, leggera e divertente,
fuori dagli schemi ma impeccabile nell'esecuzione. Cesare
Scarton, il regista, dirige il baritono Niccolò Porcedda
(sostituito nel secondo turno da Michele Soldo) e Martina
Barreca nei ruoli dei protagonisti e le allieve dell'Accademia
veneziana Gemma Dorothy Aquilante, Anna Bianchin, Alice Poppi
che, oltre ad aver lavorato alle scene, saranno sul palco nelle
vesti di mimi.
L'associazione Barocco Europeo ha sviluppato questo progetto,
nato da un'idea di Donatella Busetto, con il supporto della
Regione Fvg.
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