Nel 2021 la produzione totale del
Prosciutto di San Daniele ha registrato un incremento del 3% con
2.630.000 cosce di suino prodotte, provenienti dai 45 macelli e
lavorate dai 3.626 allevamenti italiani autorizzati. Le cosce
vendute nel 2021 sono state 2,8 milioni generando un fatturato
totale di 350 milioni di euro, che registra un aumento del 14%
rispetto al 2020. L'83% della produzione è stata destinata al
consumo interno, mentre il 17% ha varcato i confini nazionali.
Ottimi risultati per l'export facendo registrare, per il
prodotto diretto al mercato extra Italia, un +17% delle vendite
rispetto al 2020. Il 56% delle quote estere ha raggiunto i
mercati di Paesi facenti capo all'Unione Europea. Tra le nazioni
più rilevanti per l'esportazione si confermano Francia, Usa,
Germania, Australia e Belgio. Risultati positivi anche da
Polonia, Austria, Paesi Bassi, Canada e Brasile.
Il totale della produzione delle vaschette di pre-affettato
ha registrato +8% con oltre
23,1 milioni di confezione certificate, pari a 465.000
prosciutti e per un totale di oltre 2,15 milioni di chilogrammi.
Dati che sono in controtendenza rispetto al calo dell'1,5%
relativo ai consumi per il comparto dei salumi e decisamente
superiori rispetto all' incremento del 3% dei prosciutti crudi
italiani. La quota del Prosciutto di San Daniele rispetto a
tutti i prosciutti crudi italiani è del 14% del totale, in
aumento.
"In uno scenario globale complesso - ha detto Giuseppe
Villani, Presidente Consorzio - i dati economici del comparto
sono positivi e soddisfacenti sia nel mercato interno che nelle
esportazioni. La produzione registra un aumento rispetto
all'anno precedente del 3% e le confezioni di preaffettato
registrano un incremento superiore all'8%".
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