Un'iniziativa "strategica" per una
migliore tutela ambientale dell'Adriatico Settentrionale: è il
progetto internazionale Namirs (North Adriatic Maritime Incident
Response System), co-finanziato dalla Commissione Europea
nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile e
coordinato dall'Iniziativa Centro europea (Ince), presentato
oggi a Trieste.
"Namirs si allinea perfettamente alla missione politica
dell'organizzazione e alle priorità individuate dai suoi 17
Stati membri nel campo della protezione ambientale, tema
essenziale per garantire una crescita sostenibile in linea con
gli obiettivi di sviluppo dell'Agenda Onu 2030", ha affermato il
segretario generale dell'Ince, Roberto Antonione.
Secondo i partner, la cooperazione transnazionale e
transfrontaliera rappresenta uno strumento efficace per
affrontare sfide come la protezione dell'ambiente marino,
risorsa da tutelare attraverso una gestione congiunta e
sostenibile da parte dei tre paesi contermini, Croazia, Italia e
Slovenia. Nell'area dell'Adriatico Settentrionale - ricorda una
nota dell'Ince - "l'inquinamento marino dovuto a cause
accidentali, in particolare lo sversamento in mare di
idrocarburi, rappresenta una pericolosa minaccia dalle
conseguenze ambientali, sociali ed economiche devastanti. I
Piani di emergenza nazionali, pur esistenti, risultano inadatti
alla gestione di una minaccia dal carattere transfrontaliero:
diventa quindi essenziale consolidare la preparazione e il
coordinamento della risposta congiunta, al fine di migliorare la
capacità di prevenzione e protezione dagli effetti di tali
disastri".
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