"Ci dobbiamo chiedere che sia
regolare una partita di calcio di Serie A in cui una società era
in condizioni normali e l'altra inattiva da 4 giorni".
Esordisce così l'avvocato dell'Udinese, Enrico Lubrano, al
Collegio di Garanzia del Coni durante il dibattimento sulla
partita tra i friulani e l'Atalanta, vinta da quest'ultima 6-2
ma con i bianconeri in grandi difficoltà numeriche a causa di
numerose positività al Covid.
"Siamo in Serie A, dove contano i centesimi e i millimetri.
Per noi non è regolare una partita prima della quale una squadra
è stata fermata per 4 giorni da un provvedimento della Asl - ha
proseguito Lubrano, che poi utilizza una metafora con l'atletica
-. Al collegio chiedo: laddove fossero rimasti fermi 4 giorni,
Jacobs e i suoi compagni avrebbero vinto la staffetta a Tokyo?"
Il legale aggiunge che si può accettare "di arrivare a una
partita menomati, ma non si può accettare una situazione
eccezionale e irripetibile di blocco nei 4 giorni precedenti la
gara". Ciò porta il club friulano a insistere nell'annullamento
senza rinvio con ordine di ripetizione della gara, e o
quantomeno sulla subordinata, ossia annullamento con rinvio alla
corte sportiva di appello". La giustizia esiste "per correggere
gli errori dell'amministrazione - prosegue l'avvocato - e se
questa ha fatto l'errore di farti giocare una partita che tu non
potevi rifiutarti di giocare, non ci può essere un elemento di
fatto che sia preclusivo di una questione giusta di diritto".
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