Il bilancio 2021 di Autovie Venete
chiude con un utile di circa 21 milioni euro, grazie anche alla
"razionalizzazione e efficientamento delle attività di
gestione". Su proposta del socio di maggioranza Friulia il 10%
degli utili verrà distribuito agli azionisti entro il 31
dicembre 2025 "visto il difficile momento internazionale", ha
precisato la Presidente della Finanziaria Fvg, Federica Seganti.
La differenza (17,9 mlnl) è destinata a riserva straordinaria e
un milione a riserva legale. La decisione è stata presa dalla
Assemblea degli Azionisti convocata per oggi.
Nel 2021 Autovie Venete ha proseguito il piano di
investimenti per circa 70 milioni di euro e, a fine luglio, è
stato aperto al traffico il tratto autostradale a tre corsie
della A4 tra Gonars e Nodo di Palmanova di 5 km che si aggiunge
ai 26 del tratto Ponte sul Fiume Tagliamento - Gonars concluso
nell'autunno 2020. Risultati ottenuti nonostante il biennio
2020-2021 sia stato condizionato dagli effetti sociali ed
economici derivanti dall'emergenza Covid-19, con riflessi su
transiti e pedaggi, unica entrata della società, come segnalano
ad Autovie. A ciò nel 2021 si è aggiunto l'aumento del prezzo
dei beni energetici, trasferito sui listini dei prodotti, come
materiali edili.
Per il Presidente della Concessionaria, Maurizio Paniz, "il
massimo sforzo di Autovie, con il socio di riferimento Friulia,
è rivolto al completamento delle opere della terza corsia in
fase di realizzazione e all'avvio di quelle ulteriori a
concludere il progetto, alla salvaguardia dell' infrastruttura
esistente con un'adeguata manutenzione, in un contesto orientato
a migliore efficienza gestionale". Paniz ha parlato di "un'opera
chiave per l'intero Nord Est" ricordando che "negli ultimi 10
anni Autovie ha investito oltre un miliardo di euro
collocandosi, proporzionalmente alla rete, al secondo posto in
Italia, sebbene la Concessione sia scaduta nel 2017 e si lavori
in prorogatio". "Preoccupazioni" ha espresso sul futuro, che
risulterebbe minacciato "qualora gli effetti della crisi
internazionale in atto sul sistema economico non dovessero
registrare una inversione di tendenza". A ciò si aggiunge anche
la questione del trasferimento della Concessione.
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