La Commissione dei Garanti ha
dichiarato inammissibile, all'unanimità, la proposta di quesito
referendario sulla realizzazione della cabinovia metropolitana
Trieste-Porto Vecchio-Carso, depositata al Comune di Trieste da
parte del comitato contrario alla realizzazione dell'opera.
Tra le motivazioni che hanno portato alla decisione - riporta
una nota del Comune - si rileva che "l'indizione di un
referendum consultivo in ambito comunale è consentita a
condizione che riguardi una materia nella quale l'ente locale,
che indice il referendum, sia dotato di competenza esclusiva",
esclusività - ricorda il Comune - che non può essere affermata
poiché il progetto rientra tra gli impegni che il Governo ha
assunto in relazione alla programmazione del Pnrr. Nello
specifico "si rende evidente che vi è una proiezione
dell'interesse ben al di là dell'ambito comunale, come richiede
l'art.8 dello Statuto del Comune di Trieste, estendendosi a
quello nazionale ed eurounitario".
La Commissione evidenzia inoltre "la tardività
dell'iniziativa referendaria rispetto all'impegno assunto dal
Comune nell'ambito del Pnrr e conseguentemente dello Stato,
verso i finanziatori europei". Inoltre, "i tempi occorrenti per
la consultazione referendaria e gli effetti stabiliti dal
regolamento del Consiglio comunale non appaiono compatibili con
le tempistiche imposte per la realizzazione del progetto dagli
atti eurocomunitari e statali". In sostanza, "l'inserimento
dell'opera nel Pnrr determina una stringente tempistica per la
sua attuazione, con la conseguenza che, nel caso specifico, la
valutazione di ammissibilità della consultazione non assume
valore neutro, potendo invece tradursi in ostacolo alla
realizzazione del progetto e ciò indipendentemente dall'esito
della consultazione".
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