Resta critica e tende ad aggravarsi
la situazione di carenza idrica nella pianura friulana,
interessata solo marginalmente dalle piogge del 29 giugno, che
hanno portato benefici nella zona montana della regione. Lo ha
riferito oggi il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana,
rendendo noto il suo bollettino settimanale.
Nella zona montana del Pordenonese, si sono verificati picchi
di precipitazioni di oltre 200 mm, in particolare lungo l'asta
del Cellina. Nel bacino del Tagliamento le precipitazioni sono
state inferiori, con picchi localizzati di 100 mm, e alcune
piogge si sono verificate anche nel bacino del Torre e pertanto
nel breve termine non si prevedono condizioni critiche sul
regime di portata dei canali gestiti dal Consorzio.
Precipitazioni nelle ultime 24 ore anche nella zona a sud di
Udine, dove le scarse piogge dei giorni scorsi non hanno
apportato alcun beneficio sui livelli delle falde. In
particolare nella zona di Orzano (Remanzacco) e Premariacco, il
Consorzio ha detto di vedersi "costretto a valutare ulteriori
misure di razionamento, ma le criticità sono presenti in tutto
il comprensorio, ma sono più accentuate nella zona orientale".
Nella Bassa Friulana rimangono attivi gli impianti di pompaggio
e l'esercizio dell'irrigazione di soccorso attingendo dai canali
di scolo, appositamente invasati dal personale consortile.
"La situazione - commenta la presidente del Consorzio Rosanna
Clocchiatti - verrà costantemente monitorata nei prossimi giorni
per valutare la necessità di adottare ulteriori misure
finalizzate a garantire il servizio irriguo nelle zone servite".
Clocchiatti ha anche annunciato che "il consorzio ha stabilito
di procedere con uno studio di fattibilità per l'individuazione
di siti adatti alla realizzazione di bacini di accumulo
artificiali, utilizzando ad esempio cave dismesse o sfruttando
le particolarità geomorfologiche del territorio considerato, ed
è impegnato a ricercare adeguati finanziamenti statali o
regionali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA