"La disponibilità della Regione a
iniziare un dialogo con l'azienda è vincolata al ritiro della
procedura di cessazione dell'attività produttiva. Si tratta di
un punto irrinunciabile che vede la piena condivisione tra la
stessa Amministrazione regionale, Confindustria Alto Adriatico,
gli Enti locali, le organizzazioni sindacali e il Governo". Così
il governatore Fvg Massimiliano Fedriga all'incontro con il
presidente Wartsila Italia Andrea Bochicchio, a cui hanno
partecipato gli assessori regionali Alessia Rosolen (Lavoro) e
Sergio Emidio Bini (Attività produttive), e il presidente di
Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti.
Come ha sottolineato il governatore, la questione
dell'impianto di San Dorligo della Valle ha una valenza che
incide sul sistema produttivo italiano, aprendo la strada a
quello che ha definito "un precedente inaccettabile": una
proprietà che, riporta una nota della Regione Fvg, "dopo aver
beneficato di significativi contributi pubblici, a un certo
punto decide di assumere una decisione fortemente impattante sul
tessuto sociale del territorio senza neanche un confronto
preliminare con le istituzioni". Secondo Fedriga, dunque, "non
si può avere considerazione della parte pubblica solo quando si
ricevono finanziamenti e ignorarla quando si compiono scelte
strategiche che vanno a incidere in maniera negativa sul futuro
di centinaia di lavoratori. Non lo so in Finlandia - ha concluso
- ma in Italia non funziona così".
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