"Senza la continuità produttiva
del sito di Trieste di Wartsila non sono sostenibili le attività
di servizi e ricerca e sviluppo. A rischio, quindi, è l'intero
Gruppo in Italia e tutto l'indotto. Stiamo parlando
complessivamente di 1.500 lavoratori. Una situazione drammatica
da evitare ad ogni costo. Per questo motivo sabato sarò in
piazza per una manifestazione di enorme valore sociale,
un'occasione per un messaggio di speranza, ma anche un momento
in cui la politica capisca che siamo di fronte a una vertenza
drammatica". Lo sostiene Rocco Palombella, Segretario generale
Uilm, in un'intervista a Il Piccolo pubblicata oggi.
Anche il leader della Uilm auspica oltre alla salvaguardia
dei posti di lavoro e al ritiro della procedura di
licenziamento, la convocazione di un tavolo urgente al Ministero
dello Sviluppo economico".
Sottolineando che quella di Bagnoli è "una fabbrica moderna,
che funziona, che dà reddito", Palombella è a favore della
nazionalizzazione, "proprio per difendere gli investimenti fatti
in questi anni", visto anche che si tratta di "un confronto
impari, quello tra la Finlandia che internalizza e un'Italia che
potrebbe rinunciare a un asset importante dopo avere investito
tante risorse".
In merito alla nave arrivata a Trieste per caricare i motori
per la coreana Daewoo, Palombella è "convinto che, nel rispetto
della legalità, quei motori non verranno caricati". Poi, tra due
settimane, "ritirata la procedura di licenziamento, quei motori
potranno essere regolarmente imbarcati".
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