"Il Ministero delle imprese e del
made in Italy, come manifestato nell'ambito dell'incontro dello
scorso 27 ottobre, considera strategico il sito di Trieste"
della Flextronics. "Per tale motivo, è stato positivamente
accolto l'invito dell'azienda, della Regione e delle parti
sociali alla prosecuzione del tavolo in questione, al fine di
individuare possibili soluzioni che consentano il consolidamento
del piano industriale dell'azienda, verificando, insieme ad
Invitalia, le possibilità di attivare forme di supporto alle
attività di investimento ove richieste". Lo ha detto in Senato
la sottosegretaria Fausta Bergamotto, rispondendo ad una
interrogazione parlamentare di Tatjana Rojc (Pd) sulle decisioni
ufficiali assunte dalla Flextronics in merito a 72 lavoratori
con contratto staff leasing dello stabilimento di Trieste di cui
era stato annunciato il licenziamento.
"Restano aperte questioni pesanti da sostenere da parte di
chi si trova in una incertezza profonda e molto grave - ha
replicato Rojc - in particolare per gli interinali lasciati a
casa, per cui si chiedeva di portare a 13 le mensilità della
cosiddetta sopravvivenza. Il problema centrale resta la
delocalizzazione, con la produzione che dopo lo scoppio della
guerra in Ucraina non è tornata a Trieste ma è stata spostata in
Romania dove sono state trasferite le attività dello
stabilimento ucraino chiuso per la guerra".
Trieste, ha aggiunto la dem, "sta vivendo un momento
difficile con crisi industriali che mettono a rischio parecchie
centinaia di posti di lavoro. Il momento magico che si dice stia
vivendo la città riguarda il porto e il turismo ma la
manifattura vale ormai soltanto l'8% del Pil provinciale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA