"Con la cessazione della
liquidazione coatta
amministrativa del Consorzio per lo sviluppo industriale della
zona dell'Aussa-Corno, dopo l'avvenuta esecuzione del riparto
finale tra i creditori consortili e della conseguente
decadenza del commissario liquidatore e del Comitato di
sorveglianza, termina una lunga e articolata vicenda che la
Giunta Fedriga si è impegnata a chiudere celermente per
restituire una delle più importanti aree produttive regionali
alla piena operatività".
E' il commento dell'assessore regionale alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini.
Questi ha proposto alla Giunta regionale, con gli assessori
alle Finanze, Barbara Zilli e al Patrimonio, Demanio, Servizi
generali e Sistemi informativi, Sebastiano Callari, la delibera
con cui si riconosce la cessazione della procedura di
liquidazione coatta amministrativa del Consorzio Aussa-Corno.
I beni patrimoniali indisponibili residuati in capo al
Consorzio per lo sviluppo industriale della zona
dell'Aussa-Corno, ha riferito Bini, sono stati devoluti
gratuitamente al Consorzio di sviluppo economico per l'area del
Friuli (Cosef) e, ad oggi, permangono nella titolarità dell'
Ufficio commissariale un bene immobiliare disponibile, il Casone
fanghi, che sarà oggetto di trasferimento al Comune di San
Giorgio di Nogaro, e alcune aree appartenenti al demanio
stradale nel Comune di Cervignano del Friuli, funzionali alla
viabilità regionale e comunale, che saranno oggetto di
incameramento da parte dell'Amministrazione
comunale cervignanese. Come esplicitato nella delibera, le
residue attività liquidatorie
saranno in capo alla Giunta regionale per il tramite della
Direzione centrale attività produttive e turismo.
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