Il settore dell'edilizia "cresce
in maniera costante da due-tre anni in ambito nazionale,
regionale e locale", anche per effetto dei bonus, e "la massa
salari denunciata in Cassa edile registra un accrescimento a due
cifre", +38,4%, in Friuli Venezia Giulia tra il 2020 e il 2022.
Al contempo però "in questa fase abbiamo assistito a un
accrescimento di fenomeni di irregolarità". Tra questi "elusione
contrattuale, forme di dumping, utilizzi impropri di partita
Iva, qualche forma di caporalato". Lo ha affermato il segretario
regionale e provinciale di Trieste della Fillea Cgil, Massimo
Marega, durante un incontro.
In particolare, secondo i dati del sindacato, a Trieste tutti
i parametri connessi alla massa salari movimentata (+63,94%;
+38,40% media Fvg), al numero delle ore lavorate (+62,46%;
+36,34%), al numero dei lavoratori (+45,06%; +24,68%) e delle
imprese denunciate (+31,96%; +20,72%) registrano la miglior
performance percentuale in Fvg tra il 2020 e il 2022. "Ma in
città - ha aggiunto Marega - il 70% della manodopera è di
origine straniera e se non riusciamo a collegarla attraverso un
accesso dei flussi è chiaro che ci saranno sempre forme
irregolari di lavoro".
Secondo la Fillea Cgil, tra le "ombre" del settore c'è anche
la revisione del codice degli appalti, annunciata dal Governo:
"Preoccupa la liberalizzazione del sub appalto - ha sottolineato
Marega - l'ambito in cui si annida il malaffare".
Parlando infine delle opere pubbliche in programma a Trieste,
Marega ha fatto riferimento ad esempio alla cabinovia. A
riguardo, "penso ci sia problema di merito e metodo: sarebbe
opportuno garantire una fase di ascolto della cittadinanza prima
di prendere decisioni".
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