Un'occasione aperta a tutti per
mettersi nei panni di un' altra persona, camminare realmente
nelle sue scarpe, provare le sue emozioni, le fragilità, i sogni
e per valorizzare Pordenone come città inclusiva. E' "Mettiti
nelle mie scarpe", che trasformerà da domani per tre giorni
Pordenone nella capitale dell'empatia per capire come altri
hanno affrontato situazioni ed emozioni e immedesimarsi.
L'ex Convento di San Francesco diventerà un temporary shop di
scarpe, dove chi entra ascolta storie in cuffia, indossando le
calzature donate per l'occasione da coloro che quelle storie le
raccontano; 10 minuti tra i 31 podcast originali (21 in
italiano, 10 in inglese) a disposizione di vicende reali di
fatica ordinaria e quotidiana normalità, raccolte e registrate
nel 2020. Si celebrano così anche i 30 anni della Cooperativa
sociale Itaca.
"Mettiti nelle mie scarpe" è un'opera esperienziale dell'
Empathy Museum di Londra, riadattata in Italia da Fondazione
Empatia Milano; e il capoluogo lombardo è stato finora l'unica
città dove è stata fatta questa esperienza.
"Ci sentiamo dei "visionari del bene comune" - ha
sottolineato il presidente di Itaca, Paolo Castagna nella
conferenza di presentazione - siamo consapevoli che mantener
vivo il ricordo delle fatiche, dei sogni di chi abbiamo
incontrato in questi 30 anni, può generare valore per l'intera
comunità di Pordenone". All'evento partirà una raccolta fondi
per sostenere "Vite da Vivere" (Fondazione Well Fare), che si
rivolge a disabili e loro famiglie.
"Il Comune ha inserito l'iniziativa nel Natale, perché Natale
non è solo musica e casette, ma anche solidarietà - ha detto
l'assessore alla cultura Alberto Parigi - La qualità del vivere
di una città si misura anche e soprattutto nell'attenzione che
dedica a chi ha bisogno".
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