(ANSA) - TRIESTE, 03 GEN - Le prime valutazioni condotte
sull'andamento della qualità dell'aria in Friuli Venezia Giulia
nel 2022 mostrano una minore presenza di polveri sottili (PM10)
ma una maggiore presenza di ozono (O3) rispetto al 2021. Lo
rileva l'Arpa Fvg.
Per quanto riguarda le PM10, "in nessuna stazione della rete
di monitoraggio" dell'Agenzia regionale per la protezione
ambientale è stata superata la soglia di 35 giorni con
concentrazioni medie giornaliere di PM10 superiori ai 50
microgrammi/m3, "un risultato migliore - riporta una nota - di
quello ottenuto nel 2021 quando due stazioni avevano superato,
anche se di poco, questa soglia". Le maggiori concentrazioni di
polveri e il maggior numero di superamenti giornalieri sono
stati registrati nel Pordenonese, in particolare al confine con
il Veneto; inoltre la zona della Bassa pianura friulana è
risultata mediamente più polverosa dell'alta pianura e della
montagna.
Il report analizza anche le conseguenze degli incendi
divampati la scorsa estate sul Carso: "il maggior contributo di
polveri non è stato tale da causare superamenti delle soglie
annuali previste dalla normativa. Ciò è dovuto al fatto che i
roghi si sono verificati soprattutto sulle zone orientali del
Fvg, aree dove le polveri sono mediamente meno presenti".
Secondo l'Arpa, "la ragione del miglioramento della qualità
dell'aria è da ricercarsi in particolare nella meteorologia
favorevole che si è avuta soprattutto da ottobre a metà
dicembre, sia in termini di perturbazioni atmosferiche sia per
le temperature relativamente miti che hanno ridotto il
fabbisogno energetico". Diverso invece per l'ozono, che nel 2022
ha presentato "frequenti superamenti delle soglie giornaliere su
tutta la pianura e costa, con valori superiori a quelli
osservati nel 2021". Ha inciso, conclude l'Agenzia, "il lungo
periodo di siccità legato alla prolungata presenza
dell'anticiclone africano che ha caratterizzato l'estate".
(ANSA).