(ANSA) - TRIESTE, 03 GEN - Fatturato a 135 milioni di euro,
in crescita in tutte le aree (Europa, India e Americhe) fuorché
nel Far East (dove però si attende una robusta ripresa) e Ebitda
a 17 milioni. E' il risultato del bilancio 2022 della Pmp
Industries, gruppo friulano con stabilimenti in Bosnia, Usa,
India, Malesia e Cina e 1.100 unità, leader mondiale nella
produzione di sistemi integrati di trasmissione meccanica a
trazione elettrica e idraulica per mezzi industriali.
Buon risultato, dicono al quartier generale di Coseano
(Udine) vista la crisi in Cina e la guerra che pesa per l'8% del
fatturato. Per il 2023 è prevista una crescita del 20%, specie
per pompe idrauliche e trasmissioni per veicoli elettrici.
Obiettivo cui contribuisce anche la riorganizzazione che ha
portato all'autonomia l'impianto di Coseano - dipendeva per
l'85% da quello cinese - a essere autonomo assieme agli altri
siti occidentali.
"Nonostante il ciclo negativo - spiega il presidente Luigino
Pozzo - non lasciamo la Cina" dove oggi operano, per il settore,
solo la Pmp e aziende cinesi. "Su questo vogliamo puntare, viste
le previsioni di crescita nel 2023 che si consoliderà nel 2024".
Oggi "tutti gli stabilimenti sono in attivo e con consistenti
portafogli di ordini".
A Coseano sono in corso lavori per ampliare lo stabilimento a
250mila mq, renderlo entro il 2023 energeticamente indipendente
con il 100% di energia rinnovabile. Investimenti sono previsti
nello stabilimento di Laktasi (Repubblica serba di Bosnia) e in
Cina dove ripartono i lavori per un nuovo stabilimento (20 mila
mq). (ANSA).