(ANSA) - TRIESTE, 04 GEN - Sono oltre 24,6 i milioni di euro
investiti nel 2022 dal Cafc spa - società di gestione del
servizio idrico integrato che raggiunge 187mila utenze della
provincia di Udine - per aumentare la resilienza delle reti
idriche e la depurazione delle acque reflue. Lo rende noto il
presidente Salvatore Benigno, tracciando un bilancio
dell'attività svolta dalla società e annunciando che "anche per
il 2023 si prevedono investimenti complessivi per circa 25
milioni" per "un miglioramento continuo del servizio idrico
integrato e l'efficientamento delle infrastrutture".
Nel dettaglio, sul territorio di competenza nel 2022 Cafc ha
investito nei servizi di acquedotto 8,312 milioni, di fognatura
9,560 milioni, di depurazione 6,796 milioni. Per l'anno in corso
sono previste risorse "per ridurre le perdite idriche,
digitalizzare le infrastrutture, incentivare il riutilizzo
industriale delle acque depurate, creare una multiutility
acqua+rifiuti, contenere l'impronta di carbonio".
Per quanto riguarda le aree montane, queste, osserva Benigno,
"necessitano di rilevanti investimenti sia sul servizio idrico
che sul servizio fognatura e depurazione; nel 2022 sono stati
spesi oltre 6 milioni e altrettanti sono programmati per il 2023
a fronte di un impegno complessivo su tutto il territorio Cafc
di oltre 50 milioni per il 2022-2023". Sulla montagna, conclude
il presidente, "molto abbiamo già fatto in questi primi cinque
anni di servizio, ma ancora c'è da recuperare un gap storico
pesante, in particolare nell'aggiornamento tecnologico degli
impianti". (ANSA).