(ANSA) - ROMA, 08 GEN - Da mercoledì 11 gennaio va in onda
l'ultima, attesissima stagione di "La Porta rossa" 3, quattro
prime serate su Rai2, con Gabriella Pession nei panni della
giudice Anna Mayer e Lino Guanciale in quelli di suo marito, il
commissario Leonardo Cagliostro. Una cooproduzione Rai Fiction -
Garbo produzione con la regia di Gianpaolo Tescari, ambientata a
Trieste. In due conversazioni telefoniche l'ANSA li ha
interpellati. Tutti vivono un momento nel quale smettono di
essere invisibili e diventano reali.
Guanciale: "vero La Porta Rossa mi ha dato una grande popolarità
forse, non avrebbero pensato a me per il commissario Ricciardi.
Sono due progetti e due personaggi diversissimi ma affascinanti,
ma trattano tematiche universali, come la morte, e l'amore. Nel
caso de la Porta Rossa, abbiamo a che vedere con qualcosa di
irrisolto che ci riguarda tutti". Ma cosa ci dobbiamo aspettare?
"Ha mantenuto la sua promessa, non ha più interferito nella vita
di Anna e della loro bambina. Parlerà per la prima volta dopo
tre anni solo nel primo episodio. Tutti gli altri personaggi si
sono evoluti. Lui invece è condannato in un mondo che non vuole.
Vede sua figlia ma non la può toccare tanto per fare un esempio.
Ma succederanno tante cose che faranno capire tutto, anche il
legame tra Cagliostro e Vanessa (la brava Valentina Romani) e il
motivo che li lega".
Pession dice del suo personaggio: "una stagione piena di
sorprese ma che chiude un cerchio. Anna cerca di rifarsi una
vita pensa di trasferirsi ma accadrà qualcosa. Infatti questa
stagione è piena di colpi di scena". "Tutti - aggiunge Guanciale
- sui personaggi portanti della storia per cercare di far fare
dei passi avanti a ognuno di loro". Nella seconda stagione il
fantasma di Cagliostro è rimasto intrappolato nel mondo dei vivi
non per sua scelta, ma perchè costretto da Vanessa. Un
grande interrogativo è rimasto ancora aperto: qual è l'origine
del legame della ragazza con Cagliostro?". In questa stagione
tutti dovranno confrontarsi, ancora una volta e forse in via
definitiva, con l'esperienza del distacco dalle persone amate e
col tema della fiducia negli altri e in se stessi. (ANSA).