(ANSA) - TRIESTE, 08 GEN - Venerdì 6 gennaio al Centro di
salute mentale (CSM) di via Gambini un infermiere è stato
picchiato mentre stava lavorando da un utente al quale chiedeva
d'attendere il passaggio di consegne prima di conferire con gli
operatori. Lo rendono noto oggi con un comunicato il Segretario
Regionale NURSIND Luca Petruz e il Segretario UIL FPL FVG
Luciano Bressan precisando che l'aggressore aveva prima inveito
contro gli operatori e subito dopo ha sferrato calci e pugni
contro l'infermiere che è dovuto ricorrere alle cure dei
colleghi del Pronto Soccorso. Non ha riportato ferite
particolari.
I sindacati gridano "vergogna" perché "la persona che lavora,
picchiata, insultata, umiliata, non deve essere una statistica,
non deve essere la normalità e non deve passare sotto silenzio.
La UIL FPL e il NURSIND
"condannano con fermezza quanto avvenuto e manifestano piena
solidarietà al lavoratore picchiato". Infine, i sindacati
segnalano che "le aggressioni fisiche e verbali nei confronti
degli operatori sanitari sono in aumento e questo non è
accettabile"; nel 2022 sono state più di 500 in regione.
"Discuteremo a livello regionale - annunciano - direttamente con
l'assessore e chiederemo di prevedere un eventuale ristoro
economico a chi lavora in ambienti a rischio e faremo lo stesso
anche al tavolo nazionale nel rinnovo del
prossimo CCNL". (ANSA).