(ANSA) - TRIESTE, 10 GEN - "È arrivato il momento di
ricorrere alle vie legali. Dopo un anno di lavoro e studio, le
forzature che l'Amministrazione ha fatto nell'iter del progetto
sono talmente gravi che è necessario appellarsi a un arbitro
imparziale per verificare se le norme di legge siano state
rispettate". Lo afferma William Starc, coordinatore del Comitato
no ovovia, contrario alla realizzazione dell'opera a Trieste.
Il Comitato, annuncia una nota, si muoverà su più fronti:
"sostenendo le legittime opposizioni dei residenti alla variante
12 al Piano Regolatore" e "predisponendo un ricorso al Tar in
merito al Piano di Fattibilità Tecnica Economica". A causa dei
"costi ingenti", il Comitato chiede "un forte sostegno da parte
della cittadinanza" e avvia una raccolta fondi. L'obiettivo,
spiega, "è arrivare a 10 mila euro in appena 20 giorni per
coprire i costi di carte bollate e avvocati".
"Da molti mesi la cittadinanza ci stimola a muoverci per vie
legali, è l'ora di passare dalle parole ai fatti - conclude
Starc - la responsabilità deve essere condivisa, così come gli
oneri. Chiediamo quindi alla cittadinanza di sostenere
economicamente la battaglia per permetterci di arrivare fino in
fondo. Dobbiamo bloccare questo progetto inutile, impattante e
insostenibile, dobbiamo farlo per il bene di Trieste, prima che
sia troppo tardi". (ANSA).