(ANSA) - UDINE, 12 GEN - "La proposta di mettere una guardia
giurata a fianco di ogni guardia medica che esce sul territorio
per gli interventi a domicilio è impensabile". Lo ha affermato
il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria
Friuli centrale (Asufc), Denis Caporale, dopo l'aggressione
subita sabato da una specializzanda di 28 anni, Adelaide
Andriani, durante un turno in guardia medica a Udine.
A tutela della sicurezza degli operatori, "abbiamo proposto
alle organizzazioni sindacali alcuni modelli organizzativi - ha
spiegato Caporale, a margine di un incontro - dove si prevede
una centrale con un operatore della sanità che risponde alle
chiamate dell'utenza e un collega che invece esce sul
territorio. Tutto ciò accorpando più ambiti di guardia medica e
rendendo più semplice la trasmissione di un'allerta alle forze
dell'ordine in caso di necessità".
Riferendosi all'episodio di sabato, Caporale ha osservato che
"dai nostri rilievi, il locale dell'ospedale Gervasutta, dove è
avvenuta l'aggressione, riscontra paradossalmente la sicurezza
maggiore rispetto ad altre situazioni che abbiamo in altri
luoghi della città" e in provincia.
Intanto domani mattina è previsto un incontro in Prefettura a
Udine con i vertici della sanità locale. L'appuntamento rientra
nell'ambito del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica,
già calendarizzato in precedenza per affrontare altre tematiche.
Il vertice, ha spiegato Caporale, servirà appunto "anche a
verificare quali ulteriori azioni possiamo mettere in campo per
la sicurezza del personale di guardia medica, che spesso sta al
di fuori dei presidi ospedalieri in luoghi difficili da
proteggere".
Ad aggredire la 28enne, che ha annunciato di voler lasciare
la professione, è stato l'accompagnatore di un utente,
denunciato la sera stessa dopo essere stato individuato dalle
forze dell'ordine. Secondo quanto ricostruito, l'uomo le aveva
messo le mani al collo dopo che i due erano stati invitati a
recarsi in pronto soccorso per alcune procedure. A difesa della
specializzanda era intervenuta una collega, Giada Aveni, che poi
aveva denunciato l'aggressione sui social.
L'indagine prosegue, ma la Procura al momento non ha diffuso
ulteriori dettagli in attesa della conclusione dell'indagine
stessa. (ANSA).