(ANSA) - TRIESTE, 28 GEN - Va a Sonne della regista curda
cresciuta a Vienna, Kurdwin Ayub, il Premio Trieste assegnato
dalla giuria al miglior lungometraggio in concorso al Trieste
Film Festival, rassegna dedicata alla produzione dell'Europa
centro orientale. Tra le motivazioni della scelta, "l'aver
indagato senza dogmi, e usando la lingua del presente, le
questioni ancora irrisolte delle radici, della religione e
dell'identità delle nuove generazioni figlie dei flussi
migratori, attraverso lo sguardo di tre giovani donne in cerca
del loro posto nel mondo".
Il Premio Alpe Adria Cinema, assegnato dalla giuria al
miglior documentario, va a Scenes with my father di Biserka
Šuran (Olanda, 2022), "una perla di cinema che descrive una
famiglia di migranti nell'Europa di oggi". Il Premio TSFF Shorts
è stato invece riconosciuto al cortometraggio Plima di Eva Vidan
(Croazia, Stati Uniti, 2022) per il "delicatissimo racconto con
gli occhi infantili di una società premoderna, femminile, dove
le donne presiedono al focolare domestico".
Tra gli altri film premiati, Love is not an orange di Otilia
Babara (Belgio, Paesi Bassi, Moldavia, Francia, 2022) insignito
del Premio CEI (Central European Initiative), destinato al film
che meglio interpreta la realtà contemporanea e il dialogo tra
le culture. Il Premio Corso Salani 2023 è andato a Il Cerchio di
Sophie Chiarello (Italia, 2022). E, ancora, il Premio SNCCI al
Miglior film della critica 2022 è stato riconosciuto a Gli orsi
non esistono di Jafar Panahi (Iran, 2022), mentre il Miglior
film della critica italiano 2022 va a Piccolo corpo di Laura
Samani (Italia, Francia, Slovenia, 2022).
Infine, il Premio Eastern Star 2023, che riconosce una
personalità del mondo del cinema che con il suo lavoro ha
contribuito, come il Trieste Film Festival, a gettare un ponte
tra l'Europa dell'est e dell'ovest, va a Krzysztof Zanussi
(ANSA).