(ANSA) - PORDENONE, 28 FEB - Cimolai SpA, l'azienda
specializzata nella progettazione, costruzione e posa in opera
di grandi strutture metalliche, impegnata nel tentativo di
evitare il fallimento dopo aver subito gravi perdite causate da
derivati valutari, sta cercando di svalutare circa 500 milioni
di euro (529 milioni di dollari) di debiti non garantiti fino
all'85% in un processo di "ristrutturazione giudiziaria", come
riporta Bloomberg.
La società di ingegneria italiana ha avviato una vertenza
giudiziaria nei confronti di JB Drax Honore, dal quale, se
uscirà vincente, i creditori - tra cui molti broker e banche -
riceveranno comunque di più. Cimolai sostiene che il broker ha
effettuato la vendita di alcuni dei derivati sulle valute in
modo errato, depositando per questo molti documenti.
Bloomberg pubblica anche l'elenco completo delle passività e
delle controparti dei derivati di Cimolai: Macquarie Bank 49.5
(in milioni di euro); Deutsche Bank 19.5, JB Drax 13.3,
Ballinger & Co. 12.6, Natwest 11.5 million, AFEX Markets Europe
Limited (Corpay) 11.3, Ebury Partners Belgium 10.6, Corner Banca
9.1, Alpha FX Europe 7.1, Natixis 6.9, Intesa Sanpaolo 5.7,
Morgan Stanley 5.3, GPS Capital Markets 3.9, Western Union
International Bank 2.8, BPM 2.5, Banca Nazionale del Lavoro
2.3, Hamilton Court FX 2.2, Global Reach 1.1, Mediobanca 986
mila euro, Banca Monte dei Paschi di Siena 706 mila; Argentex
Group 678 mila. (ANSA).