"C'è una necessità, che credo
emerga sempre più, di poter aver delle leve a livello nazionale
per coordinare alcuni tipi di attività lasciando ai singoli
scali un legame autonomo molto forte di condivisione della
programmazione con regioni e comunità locali, perché noi abbiamo
porti inseriti in contesti particolarmente complessi". Lo ha
detto il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo
Rixi.
"Fortuna vuole che Trieste si trovi nella parte orientale
dell'arco alpino, quella che in questo momento ha meno disagi
dal punto di vista infrastrutturale; i problemi più grossi li
abbiamo sull'arco tirrenico e su buona parte dei porti del
centro e sud Italia. È evidente però - ha sottolineato - che
dobbiamo pensare a una situazione logistica nazionale complessa,
che riesca a mettere in servizio le buone pratiche, che non si
fermino in una singola autorità portuale ma riescano a
contaminare il territorio nazionale".
Rixi ha annunciato poi che è in atto "una prima
trasformazione del ministero. A ottobre saranno attive due
direzioni che si occuperanno della parte portuale, una per tutta
la parte trasporti, e una per porti e logistica: ci dobbiamo
dotare di strumenti che siano operativi in tempi rapidi".
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