Un quarto lastricato, oltre ai tre
già noti, è emerso dalla nuova campagna di scavi di un'équipe
del dipartimento di Culture e civiltà dell'Università di Verona,
sotto la direzione di Patrizia Basso, in collaborazione con
Diana Dobreva, nell'area del Fondo "ex Pasqualis", posta
all'estremità sud-orientale di Aquileia (Udine).
I lavori sono stati condotti su concessione ministeriale, in
accordo con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio del Friuli Venezia Giulia. Sulla base dell'accordo di
collaborazione scientifica e finanziaria con la Fondazione
Aquileia, si è convenuto di allungare il periodo di scavo e di
orientare la ricerca anche in funzione della futura
valorizzazione del sito.
Le indagini si sono protratte per due mesi e hanno coinvolto
più di una ventina di studenti, dottorandi e giovani dottori di
ricerca dell'ateneo veronese, permettendo così di investigare
tre nuove vaste aree e aprendo pagine di grande interesse da
verificare con il prosieguo della ricerca.
Il quarto lastricato è ubicato a Est degli altri tre e a una
quota più alta, perché probabilmente si adeguava al naturale
andamento del terreno. Tale scoperta indirizza verso l'ipotesi
di un grande complesso commerciale, costituito da almeno quattro
edifici paralleli affiancati fra loro, ognuno caratterizzato da
un'area scoperta attorniata da portici e botteghe: si
tratterebbe di un mercato davvero straordinario per
monumentalità e ampiezza, unico nell'Impero, almeno allo stato
attuale delle conoscenze, e quindi tale da attestare con
particolare evidenza la vitalità di Aquileia come centro di
scambi e commerci nel Tardoantico.
Come dimostrato nel corso degli scavi condotti in questi
anni, al mercato si accedeva anche dal fiume attraverso una
serie di ingressi aperti sul più esterno dei due muri di cinta
urbani, portati alla luce a Sud delle stesse piazze e correlati
a rampe per il trasporto delle merci.
Fra le scoperte di quest'anno si segnala inoltre il
rinvenimento, lungo un muro perimetrale di uno degli edifici, di
una decina di anfore poste in posizione verticale, segate
all'altezza della spalla e quindi mancanti del collo e
dell'orlo. La loro funzione andrà chiarita con il seguito dei
lavori, ma già da ora risultano riferibili a una fase precedente
alla realizzazione del mercato, quando nell'area esisteva una
banchina fluviale. Di essa nella campagna 2023 è stata messa
alla luce una scalinata acquea composta da 4 gradini in arenaria
che era funzionale proprio alla discesa verso il fiume.
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