"I cortei di trattori che percorrono
le strade regionali, italiane ed europee, sono il sintomo di un
disagio reale, ma più che trattori in strada, servono idee
nuove, proposte concrete e soluzioni rapide e giuste evitando di
far crescere ulteriormente la rabbia e il malcontento nelle
campagne". Lo ha detto oggi il presidente regionale di Cia
Fvg-Agricoltori italiani, Franco Clementin, commentando in una
nota le manifestazioni odierne.
"Un disagio che Cia-Agricoltori Italiani ha già portato in
piazza, a Roma, il 26 ottobre scorso - ha ricordato Clementin -
sotto lo slogan, 'Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri',
ma lì, quelli dei trattori non c'erano".
"Tra l'altro - ha aggiunto - constato che la composizione di
questi cortei e la qualità dei manifestanti pare comprenda anche
vari soggetti che poco o nulla c'entrano con l'autentico mondo
rurale e le sue giuste rivendicazioni".
Tra le motivazioni del disagio, il presidente Cia Fvg ha
evidenziato che "per la prima volta, l'Unione Europea ha messo
pesantemente sotto accusa il comparto agricolo, creando un
malcontento di cui non si sentiva il bisogno".
Secondo Clementin, "i sindacati agricoli accreditati sono
significativamente rappresentativi, serve perciò non disperdere
energie e non avere distrazioni sugli obiettivi da raggiungere".
"Lo si può fare in maniera concreta - ha concluso il
presidente Cia Fvg - predisponendo con urgenza, cosa che la Cia
ha sempre chiesto, dei Tavoli unitari di confronto, partendo
dalle nostre comunità regionali e nazionali".
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