Prove generali di un organo
consultivo per la Convenzione dell'Onu sulle armi biologiche:
sono in corso a Trieste, nell'incontro che riunisce i circa 38
scienziati provenienti da 32 Paesi (tra cui Russia, Camerun,
Cuba e Malesia) chiamati dall'InterAcademy partnership (Iap), un
ente che opera sotto l'egida dell'Unesco e che raccoglie 150
Accademie scientifiche. Nell'incontro, in corso presso
l'International Centre for Theoretical Physics di Trieste, i cui
temi sono intelligenza artificiale e biosicurezza, i ricercatori
sono tutti concordi nell'affermare che l'IA porta a un "cambio
di paradigma", ha detto all'ANSA il coordinatore di Iap a
Trieste, Peter McGrath.
Le discussioni nel capoluogo giuliano sono parte di una
simulazione di come potrebbe operare un organo consultivo
scientifico al servizio della Convenzione Onu che proibisce armi
biologiche e tossiniche, la Biological Weapons Convention (Bwc),
simulazione che è stata commissionata a Iap e i cui risultati
saranno presentati alla Bwc a Ginevra.
Uno dei casi di cui si discute, come esempio dei possibili
usi dell'IA, risale al 2022, quando su input di un gruppo di
ricercatori un sistema di intelligenza artificiale generalmente
utilizzato per scoprire nuovi farmaci ha trovato 40mila molecole
letali in meno di sei ore, alcune delle quali dalla struttura
molto simile al Vx, il più potente agente nervino mai
sviluppato.
Per Ljupčo Gjorgjinski facilitatore per Bwc e consulente di
Iap, le 40mila molecole letali scoperte con l'IA sono uno dei
motivi che rende sempre più urgente arrivare a dotare un organo
consultivo scientifico la Convenzione stessa. "Ora che abbiamo
queste informazioni, dobbiamo fare un passo in avanti, capire se
è realistico per un laboratorio produrre queste molecole e
produrle in massa. Sono domande complesse a cui serve avere una
risposta: non possiamo mettere la testa sotto la sabbia. E'
giunta l'ora che la Bwc abbia un organo consultivo scientifico",
ha affermato in conclusione.
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